Faq
Per semplificare la lettura dei contenuti del sito e per far comprendere il nostro messaggio, riportiamo qui di seguito alcune domande che potrebbero essere di aiuto:
Q: Che cos'è la Salutogenesi?
A: La Salutogenesi è un modello di prendersi cura basato non sulla ricerca della malattia e sulla sua cura, ma sullo studio e sulla promozione della salute. Questa disciplina può ispirare i modelli pratici di assistenza rivolti alle persone e studia le cause e l'origine della salute fisica, psichica e spirituale delle persone.
A: La Salutogenesi è un modello di prendersi cura basato non sulla ricerca della malattia e sulla sua cura, ma sullo studio e sulla promozione della salute. Questa disciplina può ispirare i modelli pratici di assistenza rivolti alle persone e studia le cause e l'origine della salute fisica, psichica e spirituale delle persone.
Q: Cosa vuol dire "fare prevenzione"?
A: "Fare prevenzione" significa agire prima della comparsa delle malattie, educare le persone al benessere ed a prendersi cura di sé attraverso diverse attività; nel mondo femminile, si può fare prevenzione rendendo le donne consapevoli dei loro cambiamenti, delle caratteristiche del loro corpo, della loro crescita, del loro ciclo mestruale, delle loro competenze e della loro maturità.
A: "Fare prevenzione" significa agire prima della comparsa delle malattie, educare le persone al benessere ed a prendersi cura di sé attraverso diverse attività; nel mondo femminile, si può fare prevenzione rendendo le donne consapevoli dei loro cambiamenti, delle caratteristiche del loro corpo, della loro crescita, del loro ciclo mestruale, delle loro competenze e della loro maturità.
Q: Che cos'è l'Educazione all'affettività?
A: E' un percorso dedicato all'infanzia, in cui il professionista condivide ed elabora con i bambini alcuni principi che regolano il rapporto tra le persone: cosa significa stare insieme, il volersi bene, il rispetto delle persone, la comunicazione con gli altri, cosa significa condividere e le differenze e le similitudini tra bambine e bambini.
A: E' un percorso dedicato all'infanzia, in cui il professionista condivide ed elabora con i bambini alcuni principi che regolano il rapporto tra le persone: cosa significa stare insieme, il volersi bene, il rispetto delle persone, la comunicazione con gli altri, cosa significa condividere e le differenze e le similitudini tra bambine e bambini.
Q: Che cos'è il Puerperio?
A: Il Puerperio è un periodo di circa 6/8 settimane che segue la nascita, in cui la madre, il bambino e la famiglia si conoscono e creano i primi legami affettivi; in questo periodo la madre si occupa del proprio "cucciolo" con amore e provvedendo alla sua nutrizione con l'allattamento; il corpo della donna cambia nuovamente, per tornare lentamente alle forme ed alle funzioni che aveva prima della gravidanza.
A: Il Puerperio è un periodo di circa 6/8 settimane che segue la nascita, in cui la madre, il bambino e la famiglia si conoscono e creano i primi legami affettivi; in questo periodo la madre si occupa del proprio "cucciolo" con amore e provvedendo alla sua nutrizione con l'allattamento; il corpo della donna cambia nuovamente, per tornare lentamente alle forme ed alle funzioni che aveva prima della gravidanza.
Q: Come può essere l'ostetrica una "figura di riferimento" per la donna e la coppia?
A: L'ostetrica, secondo le leggi che regolano la sua professione in Italia, può assistere la donna nell'intero suo percorso di vita, per ciò che riguarda, particolarmente, il benessere sessuale e riproduttivo. Nel periodo della gravidanza e del parto, può prescrivere gli esami previsti per una gravidanza fisiologica (attraverso l'Agenda della Gravidanza della Regione Piemonte), valutare il benessere di madre e feto e l'accrescimento del bambino, supportare la donna e la coppia nel vivere la maternità come esperienza serena e piacevole, assistere il parto fisiologico in piena autonomia e prendersi cura della madre, del neonato e della famiglia dopo il parto. Infine, nell'essere la figura di riferimento, l'ostetrica collabora con altri professionisti, in caso di necessità.
A: L'ostetrica, secondo le leggi che regolano la sua professione in Italia, può assistere la donna nell'intero suo percorso di vita, per ciò che riguarda, particolarmente, il benessere sessuale e riproduttivo. Nel periodo della gravidanza e del parto, può prescrivere gli esami previsti per una gravidanza fisiologica (attraverso l'Agenda della Gravidanza della Regione Piemonte), valutare il benessere di madre e feto e l'accrescimento del bambino, supportare la donna e la coppia nel vivere la maternità come esperienza serena e piacevole, assistere il parto fisiologico in piena autonomia e prendersi cura della madre, del neonato e della famiglia dopo il parto. Infine, nell'essere la figura di riferimento, l'ostetrica collabora con altri professionisti, in caso di necessità.
Q: Che cos'è la Fase preconcezionale?
A: E' la fase che precede il concepimento, ovvero l'inizio della gravidanza.
A: E' la fase che precede il concepimento, ovvero l'inizio della gravidanza.
Q: Cosa si intende per "Continuità assistenziale"?
A: La Continuità dell'assistenza è un principio secondo il quale un professionista segue la persona durante tutto un percorso; l'ostetrica, in questo caso, si affianca alla donna dall'infanzia all'età matura, passando attraverso l'età fertile, la gravidanza, il parto e il puerperio. In particolare, la continuità dell'assistenza in gravidanza, parto e puerperio permette di avere accanto a sé un'unica ostetrica che segua la maternità dall'inizio, fino a 40 giorni dopo il parto.
A: La Continuità dell'assistenza è un principio secondo il quale un professionista segue la persona durante tutto un percorso; l'ostetrica, in questo caso, si affianca alla donna dall'infanzia all'età matura, passando attraverso l'età fertile, la gravidanza, il parto e il puerperio. In particolare, la continuità dell'assistenza in gravidanza, parto e puerperio permette di avere accanto a sé un'unica ostetrica che segua la maternità dall'inizio, fino a 40 giorni dopo il parto.
Q: Chi è Verena Schmid?
A: Verena Schmid è un'ostetrica, nota sia a livello nazionale italiano che internazionale. Dal 1979, anno in cui diventa ostetrica, si occupa di donne, sia nel momento della nascita, sia nell'intero ciclo di vita femminile. E' promotrice e sostenitrice del parto a domicilio, della continuità assistenziale e della fisiologia della nascita. Al momento si occupa di formazione specialistica in Italia, attraverso l'associazione per il parto a domicilio "Il Marsupio" e la relativa scuola di formazione per operatori, sita nella zona di Firenze. Ha scritto molti libri ed articoli sulla femminilità ed è direttrice della rivista professionale per ostetriche "Donna e donna" dal 1993.
A: Verena Schmid è un'ostetrica, nota sia a livello nazionale italiano che internazionale. Dal 1979, anno in cui diventa ostetrica, si occupa di donne, sia nel momento della nascita, sia nell'intero ciclo di vita femminile. E' promotrice e sostenitrice del parto a domicilio, della continuità assistenziale e della fisiologia della nascita. Al momento si occupa di formazione specialistica in Italia, attraverso l'associazione per il parto a domicilio "Il Marsupio" e la relativa scuola di formazione per operatori, sita nella zona di Firenze. Ha scritto molti libri ed articoli sulla femminilità ed è direttrice della rivista professionale per ostetriche "Donna e donna" dal 1993.
Q: Cosa si intende per "Assistenza personalizzata"?
A: E' una tipologia di assistenza, in cui il professionista adatta le attività da lui/lei previste e le proprie proposte secondo le necessità e le risorse della persona che chiede il suo aiuto.
A: E' una tipologia di assistenza, in cui il professionista adatta le attività da lui/lei previste e le proprie proposte secondo le necessità e le risorse della persona che chiede il suo aiuto.
Q: Cosa si intende per "Allattamento esclusivo, complementare e misto?"
A: L'Allattamento esclusivo, secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è quel tipo di alimentazione che prevede la sola somministrazione di latte materno al neonato; il bambino può alimentarsi attaccandosi direttamente al seno o attraverso l'assunzione (con cucchiaino, bicchierino o biberon) di latte spremuto precedentemente dalla mamma o donato da altre donne.
L'allattamento complementare o misto prevede l'assunzione da parte del neonato di latte materno, che può essere anche spremuto dalla madre stessa o donato da altre donne, in associazione a latte artificiale o a cibi solidi/semisolidi.
A: L'Allattamento esclusivo, secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è quel tipo di alimentazione che prevede la sola somministrazione di latte materno al neonato; il bambino può alimentarsi attaccandosi direttamente al seno o attraverso l'assunzione (con cucchiaino, bicchierino o biberon) di latte spremuto precedentemente dalla mamma o donato da altre donne.
L'allattamento complementare o misto prevede l'assunzione da parte del neonato di latte materno, che può essere anche spremuto dalla madre stessa o donato da altre donne, in associazione a latte artificiale o a cibi solidi/semisolidi.
Q: Che cos'è il Bonding?
A: Il Bonding è il primo "innamoramento" che si verifica tra madre e bambino. Costituisce, infatti, la prima fase della relazione che si crea tra genitori e figli; in genere inizia già durante la gravidanza, si consolida nelle prime ore dopo la nascita e si struttura nei mesi successivi di vita del neonato.
A: Il Bonding è il primo "innamoramento" che si verifica tra madre e bambino. Costituisce, infatti, la prima fase della relazione che si crea tra genitori e figli; in genere inizia già durante la gravidanza, si consolida nelle prime ore dopo la nascita e si struttura nei mesi successivi di vita del neonato.
Q: Che cos'è il Periodo prodromico?
A: Il periodo prodromico è un periodo, non necessariamente continuo, che costituisce la prima fase del travaglio di parto. E' caratterizzato da contrazioni irregolari, più o meno dolorose e da una dilatazione del collo dell'utero inferiore a 4cm. La donna e il bambino, in questa fase, imparano a sentire le contrazioni ed a fronteggiarle, a percepire ciò che sta capitando e ad adattarsi al ritmo del travaglio che evolve, dopo questa prima fase, nel travaglio attivo.
A: Il periodo prodromico è un periodo, non necessariamente continuo, che costituisce la prima fase del travaglio di parto. E' caratterizzato da contrazioni irregolari, più o meno dolorose e da una dilatazione del collo dell'utero inferiore a 4cm. La donna e il bambino, in questa fase, imparano a sentire le contrazioni ed a fronteggiarle, a percepire ciò che sta capitando e ad adattarsi al ritmo del travaglio che evolve, dopo questa prima fase, nel travaglio attivo.